La Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato dei Lavori Pubblici – assegna, per il tramite dei Comuni, contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Il contributo può essere concesso per la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche e per interventi che sono strettamente connessi al tipo di handicap comprovato da apposita certificazione medica. Qualora non risulti materialmente o giuridicamente possibile la realizzazione delle opere di modifica dell’immobile, i contributi possono essere concessi anche per l’acquisto di beni mobili che, per caratteristiche funzionali, risultino strettamente idonei al raggiungimento dei medesimi fini che si sarebbero perseguiti con l’opera non realizzabile. Rientrano in tale fattispecie, per esempio, i sistemi di sollevamento del disabile per il posizionamento nella vasca da bagno o nel letto, qualora non forniti dal servizio sanitario nazionale. Sono altresì ammessi gli interventi di domotica.
Fatta salva l’acquisizione delle eventuali autorizzazioni edilizie, dopo la presentazione della domanda gli interessati possono realizzare direttamente le opere senza attendere la conclusione del procedimento amministrativo e, quindi, sopportando il rischio della eventuale mancata concessione del contributo.
Ai fini della compilazione della domanda si specifica che per RICHIEDENTE è da intendersi il destinatario dell’intervento ossia il portatore di handicap, mentre per BENEFICIAIO si intende l’avente diritto al contributo in quanto onerato della spesa, se diverso dal richiedente.
Possono presentare istanza i portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, (o chi ne esercita la cura e tutela o la potestà) che hanno la residenza anagrafica nonché la dimora abituale nell’immobile per il quale richiedono il contributo
Il contributo può essere richiesto per gli edifici privati costruiti o integralmente recuperati sulla base di un progetto presentato prima della data dell’11 agosto 1989 (“Edifici Ante 1989”) e, limitatamente agli interventi conseguenti all’adattabilità di cui all’articolo 2, lettera i), del decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, per gli edifici privati costruiti o integralmente recuperati sulla base di un progetto presentato dopo la medesima data (“Edifici Post 1989”).
Entro il 01 Marzo di ogni anno
N.B: Gli ammessi possono realizzare direttamente le opere senza attendere la conclusione del procedimento amministrativo e, quindi, sopportando il rischio della eventuale mancata concessione del contributo.
Per informazioni consultare il Bando permanente Regionale
Referente Comune
Maria Rosa Meaggia
0785368014